“Il tempo nuovo”… Se siamo stati bravi.
A cura di Katia Biundo – pedagogista
“Il tempo nuovo” Pedagogista
Mi piace chiamarlo così il tempo che ci è stato donato da quando siamo in quarantena, tutti chiusi in casa.
Rifletto su cosa resterà nei ricordi di ciascuno di noi, piccini e grandi: certa che se siamo stati bravi e abbiamo prestato attenzione alle parole che abbiamo usato davanti ai nostri piccoli, di sicuro a loro rimarrà il ricordo di un momento magico.
I bambini si rispecchiano negli adulti che si prendono cura di loro ed è per questo che a volte è utile “ristrutturare” le frasi quando ci rivolgiamo a loro per evitare che le nostre ansie diventino le loro.
Se sapremo lavorare su noi stessi e sulla nostra comunicazione, la nostra paura diventerà fiducia e tale fiducia allora diventerà la loro.
Quindi , se siamo stati bravi, noi e i nostri figli avremo scoperto il piacere di stare in famiglia, se siamo stati bravi avremo scoperto che ci si può divertire anche con mamma e papà a casa.
Avremo scoperto che non abbiamo sempre bisogno di guardare da un’altra parte per trovare il divertimento!
Come godere di un “tempo nuovo”
Se i piccini hanno scoperto in questi giorni come stare bene e come godere di un “tempo nuovo”, questa scoperta potrà diventare parte della vita familiare anche fuori dall’emergenza: tutti avranno scoperto la voglia di trascorrere più tempo assieme, senza fretta, senza più correre, assaporando tutti i momenti a casa.
Se siamo stati bravi questo avrà dei risvolti positivi per la nostra vita futura. Insomma, grazie a questa quarantena saremo tutti un po’ più “ hygge” (si pronuncia hugghe) ed è un sostantivo danese o norvegese che significa stare insieme alle persone care in un ‘atmosfera intima, serena e accogliente.
Il concetto di hygge non ha come fine la ricerca di una felicità momentanea, bensì di una felicità quotidiana, che contribuisce a generare un senso di appagamento nel lungo periodo.
Se siamo stati bravi avremo imparato a conoscere e apprezzare un tempo nuovo dedicato al “noi “ e non più dedicato al “me”.